'IBERNATA' PER TRE GIORNI, BIMBA TORNA A VIVERE (clicca e leggi)


LONDRA - E’ nata morta, ma dopo un congelamento di 3 giorni la piccola Ella Anderson è riuscita a riprendersi e a vivere. La neonata ha perso molto sangue mentre era nel grembo materno. Dopo 25 minuti dalla nascita però è riuscita a respirare, ma aveva sofferto troppo la mancanza di ossigeno e i medici temevano che potesse morire o avere danni cerebrali permanenti. Per questo l’hanno trasferita d’urgenza all’Addenbrooke's Hospital di Cambridge. Il congelamento agisce rallentando il metabolismo del cervello, permettendogli di curarsi. La piccola Ella era avvolta in una coperta e acqua fredda e la sua temperatura è precipitata da 37° a 33.5°. "Quando siamo andati a trovarla in ospedale aveva tanti tubi attaccati al suo corpicino. Le ho messo la mia mano sulla testa ed era fredda", ha raccontato il papà Jason Anderson, 33 anni, di Werrington, Peterborough.Dopo 72 ore il calore del suo corpo è stato rialzato lentamente, di mezzo grado per volta. Dopo 11 giorni la piccola è potuta tornare a casa e dopo 9 mesi è riuscita a stupire i medici con i suoi progressi.
Ella ha ancora bisogno di fisioterapia, ma le scansioni non hanno mostrato anomalie nel suo cervello. La procedura di raffreddamento è stata dichiarata sicura ed efficace solo lo scorso anno, dal NHS NICE - National Institute for Health and Clinical Excellence. Il medico di Elle, il dottor Topun Austin, un neonatologo di Addenbrooke, ha spiegato che il trattamento che ha subito la piccola funziona per un bambino su nove. "E 'stato originariamente pensato che l’assenza di ossigeno provocasse danni immediati al cervello. In realtà il danno irreparabile si ha dopo un paio di giorni. Il raffreddamento è oggi universalmente considerata la terapia standard per i neonati che soffrono di una mancanza di ossigeno alla nascita, come Ella". "Non vedevo l'ora di tenerla per la prima volta tra le braccia e scaldarla con il mio calore”, ha detto commossa la mamma 32enne Rachel Claxton. "Noi ancora non possiamo essere sicuri del futuro, e di quali problemi si potrebbero dover affrontare, ma finora la piccola si è rafforzata sempre di più". Il congelamento tecnologico non è ancora praticato in tutti gli ospedali del Regno Unito. Dopo aver visto la loro piccola riprendere a respirare, Rachel e il lavavetri Jason hanno lanciato una campagna su Facebook per raccogliere fondi per rendere la procedura più disponibile. Più di 1.000 bambini l'anno muoiono o subiscono danni cerebrali causati dalla mancanza di ossigeno alla nascita. E quelli che sopravvivono possono avere disabilità permanenti come paralisi cerebrale.


FONTE leggo.it

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